mercoledì 4 marzo 2015

Davide van de sfroos - Goga e Magoga


Difficile recensire la sua opera ‘Goga e Magoga’. Non per altro, ma canta un po’ in italiano e un po’ in comasco. Che è pure comprensibile per me che sono un quasi milanese, ma dà del filo da torcere a chi non è del Nord. Che poi parliamone, tanti cantanti dovrebbero seguire il suo esempio: cantare in qualche tipo di dialetto (anche austroungalico) in modo tale che le loro canzoni vengano apprezzate non dal testo, che potrebbe essere una gran cagata, ma solo dalla fonetica delle parole. Per intenderci, vuoi mettere una canzone di Ramazzotti o di Antonacci in cui non si capisce un’emerita cippa del testo ma lo si apprezza solo per la musica e quel farfugliare melodico?
È come quando ascolti un album americano con una musica che spacca e un testo che non capisci ma ci sono quelle due o tre parole che hanno un suono che ti piace e quindi ne aumentano il valore. Poi fai la cagata di cercare la traduzione su internet e… Oh, mio Dio che mix di puttanate sdolcinate! La musica continua ad essere bella ma appena l’associ al testo tradotto, cambi subito canale.
Ok, tutta questa intro per dire cosa? Che la musica di De Sfroos può piacere o non piacere ma comunque è orecchiale e diversa dalla solita pop/rock/rap/metal/ballataottocentesca.
I testi alternano italiano e dialetto. Chi lo capisce non si troverà strane sorprese. Anzi, butta lì tematiche che di solito un cantante commerciale non tratta neanche per sbaglio (sì, sto parlando ancora di Ramazzotti, idolo delle tredicenni alla prima cotta e donne che vorrebbero un amore da libro Harmony, e portavoce ufficiale dei testi vietati a chi ha un Q.I. superiore a quello di un bradipo in agonia).
Che voi capiate o meno i testi, resta comunque un ascolto diverso dal solito.
Domanda fatidica: si salva qualche canzone?
Sono gusti.
Diciamo che tra gli albi che ha realizzato, quella che mi piace di più è ‘la figlia del tenente’ (che potete ascoltare a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=vrSetkaaOQU ). Una musica stupenda e un testo fuori dall’ordinario.
Dell’ultimo album invece se ne sono salvate un paio (ma ovvio, sono solo gusti soggettivi).
Quindi ascoltate e poi vai di dibattito!

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