giovedì 12 marzo 2015

Agorà

È uno di quei film che guardo con zero aspettative, come sottofondo musicale/video mentre faccio altro (no, non mentre faccio all’amore, altrimenti avrei messo qualche film alla Fantozzi. Più che altro cose al computer). E considerate che a me non piacciono neppure i film storici, quindi ero prevenuto già di mio. Diciamo che è uno di quei film che guardo sapendo già che dopo mezz’ora passo al successivo perché mi ha annoiato fin dalle prime battute, di quei film che stimolano la sonnolenza al pari di un film di Nanni Moretti o un libro di Moccia, per intenderci.
E invece mi sono dovuto ricredere.
La storia narra di Ipazia, una filosofa e matematica del IV secolo dopo Cristo, e di ciò che accade ad Alessandria d’Egitto, una città dominata dagli scontri tra pagani, cristiani ed ebrei.
Un film che frappone scienza a religione cristiana, cristiani e pagani, cristiani ed ebrei (insomma, cristiani VS il resto del mondo, manco fosse un film sul patriottismo americano).
Un film storico scomodo, molto scomodo. Un film che fa storcere il naso ai credenti, soprattutto cristiani.
Perché non parla dei cristiani come poveri perseguitati che danno amore (platonico, s’intende, che mica siamo in una chiesa erotica dei nostri giorni) e ricevono solo mazzate nei testicoli, ma come despoti che cercano di imporre la loro religione anche a costo di uccidere tutti quelli che non fanno parte della loro cricca e di incriminare e perseguitare coloro che cercano di spiegare l’universo attraverso la scienza. Se poi l’eretico è pure una donna, apriti sesamo: qui ci vanno a nozze.
Personalmente l’ho trovato un gran bel film, arricchito da dialoghi che fanno riflettere (chi ovviamente guarda la religione in una prospettiva… Diciamo più critica e non come ‘Noi siamo i buoni quindi abbiamo sempre ragione e gli altri sempre torto’).
È anche molto crudo, con scene di decapitazioni, sangue a iosa e teste che volano via (Conan gli fa una pippa, per intenderci). Uno splatter tutto sommato realistico e in linea con ciò che succedeva a quei tempi, senza strafare o lasciare nulla di vedo/non vedo (e torno sempre sul discorso ‘Non sia in una chiesa erotica ecc ecc’).
È la cruda realtà, sia per quanto riguarda gli scontri che per quanto riguarda il modo di ragionare di certi invasati ed estremisti (che, aimè, esistono ancora oggi, alla faccia del ‘Bisogna imparare dalla storia per non commettere gli stessi errori’. Mi sa che tante persone si sono fermati a studiare la preistorica, quella dei Flintstones, per intenderci).

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