È uno di quei film che guardo con zero aspettative, come
sottofondo musicale/video mentre faccio altro (no, non mentre faccio all’amore,
altrimenti avrei messo qualche film alla Fantozzi. Più che altro cose al
computer). E considerate che a me non piacciono neppure i film storici, quindi ero
prevenuto già di mio. Diciamo che è uno di quei film che guardo sapendo già che
dopo mezz’ora passo al successivo perché mi ha annoiato fin dalle prime battute,
di quei film che stimolano la sonnolenza al pari di un film di Nanni Moretti o
un libro di Moccia, per intenderci.
E invece mi sono dovuto ricredere.
La storia narra di Ipazia, una filosofa e matematica del
IV secolo dopo Cristo, e di ciò che accade ad Alessandria d’Egitto, una città dominata
dagli scontri tra pagani, cristiani ed ebrei.
Un film che frappone scienza a religione cristiana,
cristiani e pagani, cristiani ed ebrei (insomma, cristiani VS il resto del
mondo, manco fosse un film sul patriottismo americano).
Un film storico scomodo, molto scomodo. Un film che fa
storcere il naso ai credenti, soprattutto cristiani.
Perché non parla dei cristiani come poveri perseguitati che
danno amore (platonico, s’intende, che mica siamo in una chiesa erotica dei
nostri giorni) e ricevono solo mazzate nei testicoli, ma come despoti che
cercano di imporre la loro religione anche a costo di uccidere tutti quelli che
non fanno parte della loro cricca e di incriminare e perseguitare coloro che
cercano di spiegare l’universo attraverso la scienza. Se poi l’eretico è pure
una donna, apriti sesamo: qui ci vanno a nozze.
Personalmente l’ho trovato un gran bel film, arricchito
da dialoghi che fanno riflettere (chi ovviamente guarda la religione in una
prospettiva… Diciamo più critica e non come ‘Noi siamo i buoni quindi abbiamo
sempre ragione e gli altri sempre torto’).
È anche molto crudo, con scene di decapitazioni, sangue a
iosa e teste che volano via (Conan gli fa una pippa, per intenderci). Uno
splatter tutto sommato realistico e in linea con ciò che succedeva a quei
tempi, senza strafare o lasciare nulla di vedo/non vedo (e torno sempre sul
discorso ‘Non sia in una chiesa erotica ecc ecc’).
È la cruda realtà, sia per quanto riguarda gli scontri
che per quanto riguarda il modo di ragionare di certi invasati ed estremisti
(che, aimè, esistono ancora oggi, alla faccia del ‘Bisogna imparare dalla
storia per non commettere gli stessi errori’. Mi sa che tante persone si sono
fermati a studiare la preistorica, quella dei Flintstones, per intenderci).
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