lunedì 18 maggio 2015

Gigi D’Alessio: Ora



Ebbene sì, lo ammetto con un certo imbarazzo e vergogna: qualche canzone di questo album non mi è dispiaciuta affatto.
Certo, ci sono le solite canzoni melense sull’amore ‘quant’è bello se non è litigarello’, ma ormai lo si dà per scontato: siamo un popolo che adora la rima ‘cuore-amore’.
Però almeno le canzoni ‘Prima o poi’ e ‘Ora’ escono dai soliti scemi collaudati accalappia-fans-dei-one direction e cuoricini-dipendenti.
Per il resto, Giggggggi canta con la sua tipica inflessione da uomo poco incline ad un italiano senza cadenze dialettali. Ma ci sta: almeno ha quel qualcosa in più (o in meno????) che lo contraddistingue dalla massa di cantanti copia-incolla.
Eppure riesce ad essere tra i cantanti più presi per il culo dell’Italia. Anche perché, ammettiamolo: le gag più divertenti su internet sono contro questo cantante.
Ma se a tutti sta sulle palle, come ha fatto ad essere pagato per essere il matador di Capodanno? È forse una strategia studiata a tavolino per tenere alla larga gli extracomunitari?


Comunque, lo ammetto: di D’Alessio non sono un fan ma un ascoltatore occasionale. Perché in fondo è il classico cantante commerciale che usa l’amore per vendere più copie ( e qui apro una parentesi: ci avete fatto caso che tutti sti cantanti cantano sempre di ammmmmore con la A a lettere cubitali… Però chissà quali sono i loro scheletri nell’armadio? Magari a ben cercare si scopre che passano le serate a cambiare donne, a fare triangoli, quadrati ed esagoni, ad andare a pagamento e ad essere sodomizzati con un frustino rosa firmato Hello Kitty).
Ma sono anche quel genere di persona che ascolta di tutto, album dopo album, perché convinta che nella quantità qualcosa di buono posso sempre trovarlo, a prescindere dal genere e da chi la canta.
Quindi W Gigi D’Alessio, W i Modà, W la Pausini, W Violetta (… Emh, ok, sto cagando un po’ fuori dal vaso esagerando adesso).

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