martedì 17 febbraio 2015

Jupiter - il destino dell'universo


Che dire di questo film?
Pareri discordanti su internet mi hanno portato ad andare a vederlo con qualche riserva e zero aspettative (anche se l’aspettativa di vedere un film decente non può essere eliminata. Si lascia un sempre uno spiraglio aperto. Mica stiamo andando a vedere un cinepanettone dove: ‘lasciate ogni speranza o voi che entrate’).
Il trailer non era male, ammettiamolo. Almeno gli effetti speciali spaccavano. E c’era sempre quell’ottimismo da ‘non sarà Matrix ma che cavolo è scritto comunque dai fratelli Wachowski!!’.
Però c’era anche la paura-puttanata, dato che in questo periodo si segue la moda delle ragazze babbe di minkia innamorate del bello e dannato (vedi ‘Twilight’ fino a ‘50 sfumature di grigio’).
E quindi? Quindi, aimè, c’ho azzeccato in pieno.
L’originalità è inesistenze. Che diciamocelo, non è che sia fondamentale SE tutto il resto è fatto ad hoc.
Ma di hoc non c’è un granché.
Gli effetti speciali sono… Speciali, nel senso che effetti(vamente) spaccano: specialmente le panoramiche sono uno spettacolo per gli occhi (con quel tripudio di colori vivaci e brillanti) e i combattimenti in stile fantascienza pura. Peccato che quest’ultimi siano a volte talmente veloci che ci si perde, si fa fatica a seguire l’azione (un po’ come in transformers). Qualche effetto ‘alla Matrix’ ci sarebbe stato bene, secondo me.
Ma ciò che stende è la trama e i dialoghi.
La trama lascia perplessi per alcune falle logiche e qualche ‘ma qual è la sua funzionalità nella storia’ (sto parlando in special modo della sorella aliena e delle api).
In più, la protagonista fa la spavalda; peccato che poi puntualmente si fa salvare dal suo cavaliere licantropo, facendo la figura della babba.
Ma soprattutto, perché quel continuo mettere lui a petto nudo, spesso e volentieri? Forse è solo un pretesto per lanciare la linea di cerette per l’uomo che non deve chiedere (ne gridare) mai?
Che poi, a ben guardare, di uomini/ragazzi a petto nudo li si vede in abbondanza nei film. Ma non so, in questo film mi è sembrato sono un pretesto per ingrifare le ragazze presenti in sala (infatti dietro di noi c’erano un paio di ‘estimatrici della salsiccia’ con i loro ridolini da chihuahua in calore). Senza dimenticare l’amica riccona della protagonista, che in una delle scene iniziali era in reggiseno e mutandine (che, ammettiamolo, era una gran bella faiga, ma perché dovevano proprio (s)vestirla così???).
Chiusa parentesi amplificatore di ormoni impazziti.
Arriviamo al piatto forte dell’indecenza: i dialoghi.
Quel continuo corteggiarsi tra i protagonisti in chiave teenager innamorati faceva venire il latte alle ginocchia. Non so come spiegarvi: c’è un modo di costruire dialoghi maturi e un altro atto a ricercare l’approvazione degli adolescenziali. Si sente proprio l’atmosfera da soap opera strappalacrime. E questo penalizza il film.
Perché, dei del cielo, se fai un film di fantascienza pieno di effetti speciali non puoi fare dei dialoghi da terza media. È come fare un horror con Jerry Calà che grida ‘Libidine doppia libidine’ e Boldi con ‘bestia che male’. Dai, che horror è? Non puoi aspettarti che venga fuori un horror vecchio stampo se lo rovini con comicità da osteria: non si fa! Soprattutto se lo fai passare per un horror da cardiopalma.
Ma quindi non mi è piaciuto? Bocciato a pieni voti?
Ni.
Se escludiamo i dialoghi e la trama e ci soffermiamo solo su effetti speciali e combattimenti, è un film che merita una visione.
Se ci fissiamo sui dialoghi e le lacune logiche allora viene scartato senza possibilità di rivalsa.
Un film che tutto sommato merita di essere visto al cinema (perché gli effetti speciali sono comunque uno spettacolo) ma non in 3d e tantomeno non spendendo più di 6 euro. Anche solo spenderne 8 è un furto, un’offesa alla decenza, una supposta formato XXXXXL spinta a forza nel proprio deretano.

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