domenica 8 febbraio 2015

hunger games 3



Terzo film diviso in due atti. Il secondo, se avrò il coraggio di vederlo (ma mi sa che piuttosto mi farò rinchiudere in una gabbia di leoni affamati), probabilmente verrà trasmesso il prossimo anno.
Che dire di questo terzo film? Me lo sono visto nell’unico modo in cui un uomo con un minimo di buon senso potrebbe farlo: in televisione mentre cazzeggiavo allegramente su internet (tradotto: facevo le mie cose e in sottofondo sentivo/vedevo il film).
Ora, prima di fare la recensione su questo film bisogna farne una breve sugli altri due.
Del primo per quanto la storia fosse carina era troppo un copia/incolla americanizzato di ‘Battle Royal’ (manga giapponese dove un gruppo di studenti vengono gettati in un’isola e costretti a combattere tra di loro finché non ne resterà uno solo… Vi ricorda la trama di un film americano?).
Il secondo invece era un copia/incolla del primo (ironico, vero?): soliti scontri tra ragazzi dove la lagnosa protagonista tra un pucci pucci e un amore amore si faceva strada tra gli assassini. Alcune scene erano carine ma la qualità globale del film era scadente prossimo al disgusto. Si salvava giusto il finale inaspettato (per chi non aveva letto il film) che faceva sperare in un terzo film più impegnato e adulto, ovvero un po’ meno ‘a misura di ragazzina al primo amore adolescenziale’.
Speranze vane.

Per quanto la trama de terzo risulti più complessa e adulta (in certi momenti) c’è sempre ‘sta mezzasega di protagonista (Katniss) che si lagna per il suo amore perduto (Peeta, un cugino alla lontana del formaggio greco…) e poi ritrovato e poi ‘poverino sta male’ e ‘stellina quanto l’avranno torturato’ e ‘bisogna salvarlo dai brutti cattivi altrimenti gli faranno altra bua’ e … HAI ROTTO IL CAZZO!!!!!
A parte una scena in cui fa la cazzuta, l’eroina, la ragazza con le palle, per il resto è solo un lagnarsi e un disperarsi. Il simbolo della ribellione è una versione con le tette della piccola fiammiferaia (ma almeno quest’ultima un motivo valido per lamentarsi ce l’aveva).
Cosa c’è di bello in questo film? Se togliamo tutte le scene-sviolinate-mielose (ammettiamolo: il film è cucito apposta per le ragazzine piagnulocone in fase pre-mestruo. Se avessero voluto farlo per un pubblico maschile, Katniss avrebbe mostrato ogni due minuti le tette e avrebbe fatto sesso con mezzo distretto 13) resta un film-accusa verso i mezzi di comunicazione globali che mostrano solo ciò che vogliono e non la pura realtà, abbindolando la massa con pubblicità di propaganda e dichiarazioni studiate a tavolino.
Certo, questo non lo salva da essere un film ‘vietato la visione ad un pubblico maschile’ ma almeno tra un pucci pucci e un amore amore c’è un minimo, un infinitesimale, di sostanza.

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