martedì 21 luglio 2015

Squallor – Fabri Fibra


Premetto che rap ne ascolto a iosa (come tanti altri generi, d’altronde), quindi di base mi piace, e anzi lo apprezzo più di altri generi.
Invidio la capacità dei rapper di giocare con le parole.
Però, sono anche uno che apprezza la musica orecchiabile e/o i testi impegnati ma con poesia di contorno. Diciamo che sono uno da rap melodico (si può dire? Esiste?).
Le solite canzoni cazzo-figa-canna-sonoricco-fottiti alla Club Dogo mi lasciano indifferente.
Ora, lasciando da parte le canzoni-poesie, restano quelle orecchiabili, in tile ‘Rap futuristico’.
È proprio per tal ragione che in lutto dichiaro che Squallor, dal mio punto di vista (ovvero di ascoltatore medio Sanremese pentito), non contiene né musica orecchiabile né testi profondi/poetici.
Diciamo che è un po’ un album alla Mondo Marcio (che brutta la vita, scopo ma troppo sbatti, fte le zoccole non fate le suore, città di merda, stronzo chi legge chi ascolta). E per tale motivo: bocciato.
Non che non ci siano rime interessanti e bravura in sottofondo.
Solo che non mi acchiappano. Non è il mio genere.
Senza contare che trovo una tensione, una negatività di base che a me sta stretta. Ok che tutto è uno schifo… Ma stai sereno! Che sarà pure uno schifo, ma se canti in mezzo a migliaia di persone, i fans ti adorano, giri l’Italia a fare concerti, guadagni un bel po’ di soldi e smaiali con le tue fans, forse poi tanto di merda non è la tua vita, no? Sii positivo, dai, che mica lavori in miniera 18 ore al giorno per uno stipendio da fame! Quelli sì che ne avrebbe da scrivere di canzoni strappalacrime!
Peccato perché in passato qualche sua canzone l’avevo anche salvata dall’oblio di quelle eliminate al primo ascolto dalla mia memoria.
Ma in questo album non ne ho salvato nessuna.
Continuerò ad ascoltarlo, perché la speranza è l’ultima a morire, ma le mie aspettative calano vertiginosamente.
Adesso però basta, che devo andare a lavorare in miniera… J

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