sabato 17 gennaio 2015

Nathan Never n.283


Voto positivo per questo albo.
Dopo mesi passati a leggere storie che mi spingevano a riportare l’albo in edicola perché anche in una villa con attico e quattro garage vuoti non ci sarebbe stato posto per un albo del genere, finalmente un fumetto che mi fa sperare in una minima ripresa della serie.
Ho apprezzato il ritorno di Darver (che fa la sua porca figura nell’albo, anche se non c’è neanche una vignetta dove fa il porco con Elania). Spicca per il suo carisma da gran figlio di buona donna uomo tutto d’un pezzo che non deve chiedere mai (e se chiede ottiene, un po’ come Belen di fronte a un’intera ciurma di marinai che non vedono una donna da anni).
E anche Never e Legs, i quali fanno la loro parte nei rispettivi ruoli di precisino musone e di spaccateste pronta alla rissa, si comportano come da copione.
Si apprezza anche il culo l’intervento di May, presente in più occasioni.
L’ultima performance di Darver in televisione entra nell’Olimpio degli interventi meglio riusciti (nonché delle leccate di culo più plateali).
Una certa legge della robotica lascia sempre più a desiderare: sembra quasi che vada in crash peggio di un iphone 4 con il nuovo ios installato.
Mi spingo addirittura a dire che forse questa storia sarebbe stata bene in un albo speciale. Non per altro, ma almeno potevano rendere i terroristi meno babbi di minchia ingenui, in modo tale da individuarli dopo lunghe ricerche, inseguimenti, imboscate, ecc ecc. invece di ridurre il tutto al minimo sindacabile.

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