lunedì 19 ottobre 2015

Capodanno 2015 con Gigi D'alessio


Ora, chiariamo che io non sono contro Gigi D’Alessio (lo dimostra il fatto che alcune canzoni non mi dispiacciono neanche poi tanto) è il criterio con una rete nazionale mette lui e sua moglie (gnocca quanto vuoi ma non certo il non plus ultra della soubrette/spalla/conduttrice) a condurre lo show di Capodanno che mi lascia perplesso.
E ancor peggio mi turba accorgermi di come un duo del genere l’anno scorso ha fatto un botto di spettatori. Voglio dire, se l’han fatto loro, cosa diavolo hanno proposto come ‘valida’ alternativa le altre reti (probabilmente dei film dei Vanzina, una rassegna di documentari del dopoguerra in russo con sottotitoli in spagnolo, un concerto di nacchere, un coro di ultracentenari trasmesso dall’ospizio di Sannazzaro de Burgondi e una televendita di supposte per rinoceronti stitici).
Ma metteteci Luca e Paolo con la Littizzetto o i comici di Zelig o un Ligabue e un Vasco (certo, magari gliel’hanno anche proposto ma loro gli avranno anche riso in faccia:‘Dai, siamo seri, noi siamo veri artisti! E dopo il Capodanno cosa ci proponete di fare, l’Isola delle stelle cadute nell’oblio? Ché un’artista ha anche una sua dignità, eh’.
È come se proponessero alla Pausini di cantare il jingle della pubblicità degli assorbenti interni o a Umberto Eco di scrivere la sceneggiatura del prossimo cine-panettone o al Papa di benedire una coppia di gay che si sono tatuati sulla fronte ‘666’. Dai, siamo seri!!!
Tutto questo per dire cosa: che io come l’altro anno neppure per sbaglio capiterò sul Capodanno della famiglia D’Alessio e intanto temerò di sapere il share quant’è stato.

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