martedì 6 ottobre 2015

Terminator genesys


Uhm uhm uhm. E ancora uhm.
Giudicare terminator genesys rapportandolo ai suoi predecessori è come paragonare un piatto di pasta cucinato in un ‘all u can eat’ cinese con quella della propria mamma: si lascia mangiare ma non è la stessa cosa.
Quindi bocciato in partenza? Ni.
Da una parte… Ehi, ma è Terminator con il buon vecchio Schwarzy!!! Si prova la stessa nostalgica emozioni di quando si è visto l’ultimo Rocky o Rambo solo perché c’era Sly. È come rispolverare i vecchi ricordi di quando quegli attori erano grandi, grossi, atletici e cazzutti mentre impersonavano quelle che sarebbero diventate icone del cinema: il robot spaccaculi, il pugile sfigato con la moglie stra-ultra-cessa che diventa un campione o il veterano che si rattoppa la ferita col punto-croce. Sono i personaggi che hanno fatto la storia: intoccabili.
Ecco perché è difficile giudicare questo film.
Le prime scene, dove lui combatte le sue nemesi dei primi due film, è da strappalacrime: avanti nostalgia canaglia, prendimi e portami via. Poi Schwarzy che fa battute sulla sua veneranda età ci sta proprio bene (come lo sono i suoi ‘sorrisi robotici’).
Poi c’è il colpo di scena sul figlio di Sarah (che per me è stato tale in quanto non avevo visto manco un trailer ma chi l’aveva fatto se l’è trovato spiatellato davanti mandando tutto a ‘donnine della notte’) che porta la trama ad acquistare uno spessore diverso dal previsto. Ci sta. Anche se le pecche logiche fioccano dal cielo, soprattutto se cerchiamo la coerenza con i primi due film della saga.
Quello che infastidisce di più è la scelta dei suoi coprotagonisti, ovvero quelli che interpretano Sarah e Kyle; infatti non ci azzeccano un accidenti. Soprattutto Sarah che dovrebbe essere cazzutissima, una scaricatrice di porto all’ennesima potenza, colei che porta i pantaloni in casa terminator. Ci prova, dai, ma non funziona. È proprio fuori posto. E questo fa perdere pathos alla storia.
Senza contare che se una madre vede il proprio figlio fare il ‘birichino’, dovrebbe almeno dispiacersene o tirargli le orecchie per bene. Invece non si dà sufficiente spessore a questo aspetto (che trovo quantomeno essenziale). Mah.
Per il resto, è il classico film pieno di effetti speciali, scazzottate ed inseguimenti (ovvero ciò che ci si aspetta da un film del genere).
Forse è proprio questo il punto: se lo si guarda pensando sia un film d’azione come tanti, può anche essere apprezzato. Se invece lo si ricollega al filone Terminator invece non regge il confronto (specialmente con i primi due film). Certo, difficile farlo, ma credo ci si potesse almeno provare, fare di meglio. Giusto un pelino di più (anche solo mettere co-protagonisti convincenti).
Un film, in definitiva, che si lascia guardare senza infamia e senza lode. Se vi soffermate più su Schwarzy e meno sui co-protagonisti, se non state troppo a porvi domande sulle pecche logiche della trama, se non vi soffermate dubbio sullo strano non-rapporto madre e figlio, allora potrebbe piacervi questo film. O almeno non desiderare di andare nel passato per dare fuoco (usando i fogli del copione) a tutti coloro che hanno partecipato al film.

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